Sono in totale 140 i profughi che le navi umanitarie spagnole Open Arms e Aita Mari stanno portando rispettivamente a Taranto e Pozzallo. Domenica sono intanto sbarcati 213 migranti a Messina
Ci si ripara come possibile sul ponte della nave umanitaria Open Arms che si accinge a fare rotta verso Taranto, cioè il porto dove il natante spagnolo farà sbarcare i suoi 62 migranti. La navigazione sè ardua viste le avverse condizioni meteo.
Aita Mari verso Pozzallo
Dopo Taranto per Open Arms, il Viminale ha assegnato il porto di Pozzallo alla Aita Mari, la nave della Ong spagnola 'Salvamento Marítimo Humanitario' che ha a bordo 78 migranti soccorsi al largo della Libia. Per entrambe le navi, sottolinea il Mnistero degli interni, "è stata avviata la procedura per la ricollocazione a livello europeo dei migranti". La richiesta "è stata presentata congiuntamente" dai quattro paesi che hanno firmato l'accordo previo de La Valletta: Italia, Germania, Francia e Malta.
**Per approfondire: **A bordo di Aita Mari, la nave salvataggio della Ong spagnola che sfida il governo
213 migranti a Messina
Intanto sono approdati domenica al molo Norimberga del porto di Messina i 213 migranti della Ocean Viking. Ad accogliere i profughi il personale della Prefettura, della Questura, della Guardia di Finanza e le associazioni del volontariato. I profughi vengono da Costa d'Avorio, Sudan, Nigeria, Eritrea e Camerun. Fra loro ci sono 59 minori e 3 donne in stato interessante.
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