Corte Penale commina 30 anni per crimini di guerra ad ex ribelle congolese

La Corte Penale Internazionale ha condannato a 30 anni di prigione l’ex ribelle congolese Bosco Ntaganda per crimini di guerra e contro l’umanità, tra cui la schiavitù sessuale.
È la prima persona a essere condannata dalla Corte per un simile reato.
Ntaganda, 46 anni, era stato condannato per 18 accuse di crimini di guerra e crimini contro l'umanità per atti commessi mentre era capo delle operazioni militari dell'Unione dei patrioti congolesi, nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, nel 2002-2003.
Il giudice Robert Fremr non ha trovato circostanze attenuanti ed ha emesso il massimo verdetto, 30 anni, la sentenza più lunga finora pronunciata dal Tribunale de L'Aia.
Il processo è durato tre anni, dopo che Ntaganda si è consegnato all'ambasciata americana a Kigali, in Ruanda: era ricercato dal Tribunale penale internazionale dal 2006.
Niccolò Figa-Talamanca, segretario Generale di No Peace Without Justice, afferma che "Ntaganda ha combattuto con le milizie rag tag e ha guidato eserciti per procura da parte di Paesi vicini, è il tipico signore della guerra stereotipato in un conflitto africano".