L'ayatollah Al-Sistani ha richiamato tutti alla calma e all'ordine
La rivolta sociale in Iraq non si placa. Salgono a più di 21 morti le vittime nel Paese.
Alle nuove proteste, le forze di sicurezza hanno risposto sparando colpi di avvertimento in aria e usando lacrimogeni e cannoni ad acqua. Pesante anche il bilancio dei feriti, circa un migliaio.
Gli scontri sono iniziati alle prime luci dell’alba a Baghdad quando, dopo una pausa di tre settimane, le dimostrazioni antigovernative sono riprese.
L' ayatollah Al-Sistani per bocca del suo portavoce ha richiamato tutti alla calma e all'ordine.
Lo scorso primo ottobre i manifestanti erano scesi in strada per denunciare la corruzione, la disoccupazione e la mancanza di servizi di base, le manifestazioni sono degenerate tragicamente quando la polizia è intervenuta. Drammatico il bilancio della prima settimana di protesta con circa 150 morti.