Il fondatore di Wikileaks dovrà affrontare un procedimento per un'eventuale estradizione negli Stati Uniti, dopo che la giudice di una Corte londinese ha respinto la richiesta di rinvio avanzata dalla difesa
Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, dovrà affrontare un procedimento per un'eventuale estradizione negli Stati Uniti a febbraio, dopo che la giudice distrettuale della Westminster Magistrates' Court di Londra ha respinto la richiesta di rinvio avanzata dalla difesa.
Dozzine di manifestanti si sono radunati fuori dal Tribunale per sostenere Assange, sul cui capo pendono 18 capi d'imputazione negli Stati Uniti, tra cui la violazione della legge sullo spionaggio.
Il verdetto di primo grado della giustizia britannica sulla richiesta di estradizione negli States sarà stabilito a conclusione di cinque udienze.
Assange è tuttora detenuto nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh a Londra, noostante abbia scontato l'unica condanna subita nel Regno Unito.
Per Amnesty International, se Julian Assange fosse estradato o sottoposto a qualsiasi altro trasferimento negli Stati Uniti, ci sarebbe una palese violazione dei diritti umani.