Undici milioni gli immobili interessati da un gigantesco censimento che spaventa
Dallo scorso 20 settembre una decisione del governo venezuelano turba i sonni di chi ha lasciato il paese. Un censimento patrimoniale dei beni dei cittadini. Si pensava fosse una dichiarazione come tante altre, ma il chavismo sta implementando i controlli queste ore. Tutto è cominciato con la visita da parte di esponenti del governo di 11 milioni di immobili. Un controllo che terrorizza almeno 5 milioni e mezzo di venezuelani che hanno lasciato il paese per sfuggire alla fame.
Il timore è che questi controlli, che riguardano anche immobili commerciali e automezzi, siano il preludio a espropri sistematici, come il paese ha già conosciuto. Alcuni beni sono già stati incamerati durante i controlli, ma la paura è che adesso si proceda su larga scala. È impossibile, per chi è partito spesso con pochi beni, tornare nel paese e ottemperare alle richieste burocratiche del chavismo.