Deciso nel marzo scorso da un decreto del governo della Grecia, costruito ad Atene il primo crematorio del paese, ad Atene. Una decisione attesa da tempo, ma che vede la contrarietà della Chiesa Greco-Ortodossa.
Deciso nel marzo scorso da un decreto del governo della Grecia, costruito ad Atene il primo crematorio del paese, ad Atene. Una decisione attesa da tempo e che servirà ad allineare la Grecia alle regole europee sulla gestione dei cadaveri, ma anche a risolvere il grosso problema della capienza dei cimiteri nei quali, al momento è normale che un corpo venga riesumato dopo tre anni dalla sepoltura e trasferito in un ossario, per liberare spazio e permettere altre sepolture.
Contraria alla cremazione la Chiesa Greco Ortodossa.
SERAFEIM DIMITRIOU, ARCHIMANDRITA CHIESA GRECO-ORTODOSSA
"La cremazione contraddice la tradizione della nostra Chiesa, che inizia dalla tomba di Cristo. Da quando è stato sepolto, nessun cristiano può fare nient'altro. Non è stata la Chiesa a porre ostacoli alla costruzione di un crematorio, ma l'incapacità dello Stato di trovare un modo per raccogliere la stessa quantità di denaro da cremazioni e sepolture".
In Grecia la cremazione dei cadaveri è stata vietata fino al 2006, ma successivamente non era stato mai costruito un crematorio.
Questo ha determinato il fatto che chiunque avesse voluto far cremare il corpo di un parente deceduto, avrebbe dovuto rivolgersi all'estero, solitamente nella vicina Bulgaria con spese superiori ai 1500 euro.
Ora c'è il via libera. In costruzione altri due crematori, a Salonicco e Patrasso.