Romania: sfiduciato il governo del premier socialdemocratico Dăncilă

Romania: sfiduciato il governo del premier socialdemocratico Dăncilă
Diritti d'autore Il primo ministro Viorica Dancila durante il voto di sfiducia a Burarest - Inquam Photos/George Calin
Diritti d'autore Il primo ministro Viorica Dancila durante il voto di sfiducia a Burarest - Inquam Photos/George Calin
Di Lillo Montalto MonellaJoao Vitor Da Silva Marques, Laurentiu Colintineanu in Bucharest
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Secondo l'analista Andrei Taranu, "viviamo una crisi strutturale, una crisi che i politici non sono in grado di affrontare. Per questo propongono piccole crisi facili da risolvere in tempi relativamente brevi, senza affrontare i problemi più dolorosi che aspettano di essere affrontati".

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In Romania è stato sfiduciato dal parlamento il governo guidato dalla premier socialdemocratica Viorica Dancila. A favore della mozione di sfiducia presentata dall'opposizione hanno votato 238 deputati, cinque in più del minimo di 233 necessario.

La crisi era nell'aria dopo l'abbandono della maggioranza da parte dei liberali dell'Alde e gli attacchi da parte dell'altro partito di centrosinistra, il Pro Romania dell'ex premier Victor Ponta, ma decisivi sono stati anche i voti di alcuni franchi tiratori. Si attendono dunque le dimissioni della premier Dancila e subito dopo le opzioni saranno quella di un governo tecnico che traghetterà il Paese fino alle parlamentari del prossimo anno, oppure le elezioni anticipate. 

Secondo molti rumeni nel paese, quest'ultima resa dei conti politica è l'ennesimo segno di come gli amministratori siano sempre più scollegati dalla società: istruzione e assistenza sanitaria sono temi giudicati prioritari eppure nessuna forza politica sembra affrontarli davvero. 

Secondo l'analista Andrei Taranu, "viviamo una crisi strutturale, una crisi che i politici non sono in grado di affrontare. Per questo propongono piccole crisi facili da risolvere in tempi relativamente brevi, senza affrontare i problemi più dolorosi che aspettano di essere affrontati". 

"Abbiamo impedito al partito socialdemocratico di fare male al paese", sono state le parole di Ludovic Orban, il leader del partito liberale d'opposizione che ha guidato il voto di sfiducia. L'opposizione ha ora dieci giorni per nominare un nuovo premier che avrà bisogno dell'approvazione del presidente centrista, Klaus Iohannis, prima di passare dal vaglio del parlamento. 

Gli analisti si aspettano che il nuovo governo si formi intorno al Partito liberale; ma l'opposizione è frammentata e alcune forze preferirebbero andare subito alle urne. Le prossime elezioni parlamentari sarebbero previste a fine 2020. Dato che tra un mese sono in programma le presidenziali, legalmente non si possono avere elezioni anticipate nei sei mesi precedenti.

I socialdemocratici sono saliti al potere a inizio 2017. Funzionari UE e statunitense hanno fortemente criticato il governo Dancila per la revisione del sistema giudiziario, considerata una minaccia allo stato di diritto, e per aver annacquato la legislazione anti-corruzione.

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