Con una grande performance nella cronometro di 36,5 km con arrivo a Pau, lo sloveno Primož Roglič ha conquistato la vittoria di tappe e ha indossato la Maglia Rossa. Ora sarà davvero dura levargliela. Anche per Nairo Quintana.
Altro che la Vuelta a España: sembra il Giro di Slovenia (per la cronaca, vinto quest'anno da Diego Ulissi)!
Sono, infatti, i ciclisti sloveni a farla da padroni, almeno in queste tappe della Vuelta 2019: dopo il successo ad Andorra del 20enne Tadej Pogačar, nella 10.tappa a dominare è stato il connazionale Primož Roglič (Jumbo-Visma), vincitore della cronometro Jurançon-Pau (36,5 km in territorio francese).
Staccato di appena 6 secondi da Nairo Quintana, Roglič (compirà 30 anni a ottobre) ha rifilato al colombiano oltre tre minuti (3'06") nella crono, imponendosi davanti al neozelandese Patrick Bevin (a 25") e al francese Rémi Cavagna (a 27") e conquistando la Maglia Rossa.
Buona la prova di Tadej Pogačar, giunto 11esimo, che cede al connazionale solo 1'29" e resta quinto nella classifica generale, ad appena 5 secondi da Quintana.
Al colombiano non ha portato bene l'annuncio del passaggio al team francese Arkéa-Samsic, per le prossime tre stagioni. Ora Quintana è addirittura fuori dal podio.
Seconda piazza per Alejandro Valverde a 1'52" e terzo posto per Miguel Ángel López a 2'11". Quintana è quarto a 3'00".
Nella cronometro, crollo degli italiani. Il primo è Manuele Boaro, addirittura 55esimo, a 4'38" da Roglič.
Il migliore degli italiani è sempre Gianluca Brambilla, ora 30esimo in classifica generale, a 32'13".
Più indietro, Fabio Aru, 41esimo, a 41'58".
Mercoledi si corre l'11.tappa, di nuovo in Spagna, da Saint-Palais a Urdax-Dantxarinea, 180 km per velocisti.
Per attaccare - chi potrà farlo - Roglič (quest'anno già vincitore della Tirreno-Adriatico e del Giro di Romandia, terzo al Giro d'Italia) bisognerà attendere venerdi l'arrivo in salita a Los Machucos.
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