Afghanistan, l'attacco "perfetto" nel mezzo degli accordi USA-talebani

E' di almeno 16 morti, tutti civili, il bilancio dell'ultimo attentato di Lunedì 2 settembre rivendicato dai talebani a Kabul, in Afghanistan. La forte esplosione sarebbe stata provocata da un'autobomba in un'area dove risiedono molti stranieri e diversi uffici delle Nazioni Unite, non a caso la rivendicazione dei talebani ha fatto riferimento a un attacco contro le forze straniere.
"Diversi miei amici e parenti sono stati uccisi e feriti nell'esplosione. Ed è la quinta volta che quest'area viene presa di mira. Chiediamo alle forze dell'ordine di spostare questo campo da quest'area", ha riferito un residente della zona.
I feriti registrati sarebbero almeno 50 ma è una stima che tende a salire.
L'attacco arriva proprio mentre Stati Uniti e talebani stanno per tessere un accordo "di principio" per porre fine a 18 anni di guerra e contestualmente all'arrivo a Kabul dell'inviato USA da Doha Zalmay Khalilzad dopo una serie di negoziati con gli insorti afgani.
Ultim'ora: gli Usa ritireranno 5.400 soldati dall'Afghanistan entro 135 giorni dalla firma di un accordo con i talebani, come prima fase di quello che dovrebbe essere un graduale ritiro di tutti i 14mila militari presenti. Lo ha detto l'inviato speciale americano per l'Afghanistan Zalmay Khalilzad, riferendo ad un canale locale di quel Paese che gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo "in via di principio" con gli insorti ma ammonendo che "non sarà definitivo finché non sarà approvato dal presidente Trump" (ANSA)