La diplomazia torna a Biarritz

La diplomazia torna a Biarritz
Di Alberto De Filippis

Un vertice G7 chiuso sotto i migliori auspici

Era a Biarritz, capitale francese del surf che Emmanuel Macron temeva il G7 producesse le stesse ondate diplomatiche che avevano caratterizzato il caos diplomatico dell'anno scorso.

Pare invece che le cose siano andate in maniera diversa. Innanzitutto perché Iran e Stati Uniti, sembra, si siano parzialmente riavvicinati o almeno potrebbero ricominciare a parlarsi dopo mesi e settimane di tensione montante.

Emmanuel Macron: "Ciò che ho detto al presidente Rouhani è che se avesse acccettato un incontro con il presidente Trump, sarebbe stato senz'altro possibile raggiungere un accordo".

Donald Trump: " Non vogliamo un cambio nella leadership dell'Iran. Vogliamo invece che spariscano missili balistici ed armi nucleari e questo potrebbe accadere in un periodo di tempo molto breve ".

La positività di Trump si è percepita anche nei confronti della Cina verso cui ha iniziato una guerra commmerciale che però rischia di costare cara agli stessi Stati Uniti. Trump ha affermato invece che la seconda economia del pianeta vuole un accordo e che questo potrebbbe essere realizzato a breve.

Donald Trump: "Credo che vogliano mettersi d'accordo"...Il presidente Usa ha ricordato che dazi per 100 miliardi di dollari hanno "colpito duramente la Cina" che ha già "perso tre milioni di posti di lavoro e altri ne perderà nei prossimi mesi", ma anche i consumatori statunitensi rischiano di perdere buona parte del loro potere d'acquisto se le cose dovessero continuare.

Darren McCaffrey, Euronews: "Sotto la presidenza Trump l'America si è trovata dall'altro lato del tavolo dei paesi del G7, ma a Biarritz il presidente ha ricominciato a considerare la via diplomatica per dirimere le questioni e adesso le cose potrebbero cambiare".

Si è parlato anche di clima e delle urgenze legate all'Amazzonia brasiliana devastata dagli incendi. C'è stato inoltre un sostegno unanime del G7, dei paesi africani invitati e del segretario generale delle Nazioni unite a un documento sulla Libia», che prevede un "cessate il fuoco, soluzione politica, conferenza interlibica e road map con coinvolgimento di tutte le parti coinvolte nel conflitto della regione", ad affermarlo Emmanuel Macron.

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