Le dimissioni del premier Haradinaj, il mese scorso, hanno frantumato la maggioranza e non è stato possibile ricomporne una nuova. Conusultazioni entro 45 giorni
Elezioni anticipate in Kosovo, dove, questo giovedì 22 luglio, è stato sciolto il parlamento in seguito alle dimissioni del premier Ramush Haradinaj.
Le dimissioni, in realtà, sono del mese scorso ma nel frattempo non è stato possibile ricostituire una maggioranza.
Le consultazioni si terranno entro 45 giorni, arrivano in un momento delicato della vita del Paese.
A metà strada tra passato e futuro, il Kosovo vuole cerca la sua terza via.
Ardian Airfaj, consigliere del presidente Hashim Thaci ha dichiarato a euronews che non c'è tempo da perdere. Ci vuole un nuovo esecutivo quanto prima:
"È molto importante che ci sia un governo subito dopo le elezioni nel più breve tempo possibile e che non ci vogliano mesi per la sua formazione. Infatti, ci sono processi importanti su cui avanziamo come l'accordo con la Serbia che dovrebbe portare al reciproco riconoscimento e a un seggio alle Nazioni unite".
Le aspirazioni europeiste di Pristina fanno da traino a un cambaimento che deve cominciare da lontano.
Il presidente del parlamento, nonché leader del Partito democratico del Kosovo, Kadri Veseli sull'ingresso del Kosovo nell'Unione europea non ha dubbi:
"La nostra priorità resta aderire all'Unione europea e intrattenere relazioni speciali con gli Stati Uniti, siamo un Paese occidentale e lavoreremo duramente per trasformare la nostra economia combattendo la corruzione".
Ex comandante della guerriglia kosovara nel conflitto del 1998-99 contro le forze serbe Ramush Haradinaj, 51 anni, si è dimesso perché indagato da un tribunale internazionale per sospetti crimini di guerra.
Ritenuto un eroe dai suoi concittadini, il 24 luglio si è presentato per la prima volta davanti al tribunale istituito a L'Aja nel 2015.