Il rapper A$AP Rocky condannato in Svezia per aggressione

Il rapper A$AP Rocky condannato in Svezia per aggressione
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Di Antonio Michele Storto
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A luglio il rapper, il cui vero nome è Rakim Meyers, aveva avuto un violento alterco con un ragazzo di origine afgana a Stoccolma: il caso aveva fatto scalpore in tutto il mondo

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Il rapper americano A$AP Rocky, il cui vero nome è Rakim Mayers, è stato giudicato colpevole dal giudice svedese Per Lennerbrant, ma non dovrà andare in carcere.

Mayers e due membri del suo entourage sono stati accusati di aver picchiato il 30 giugno Mustafa Jafari, 19enne di origine afgana, fuori da un fast food di Stoccolma.

La sentenza

Il tribunale ha ritienuto sussistessero sia circostanze aggravanti che attenuanti.

"In una valutazione complessiva - scrivono i giudici - riteniamo che l'aggressione non sia stata di natura così grave da rendere necessaria la scelta della pena detentiva. Gli imputati sono quindi condannati a pene condizionali".

Il tribunale ha detto che l'aggressione avrebbe comportato una condanna a due mesi, ma il fatto che gli imputati non avessero precedenti condanne negli ultimi cinque anni e che avevano già trascorso parecchi giorni in custodia cautelare ha significato che non avrebbero scontato ulteriori periodi di detenzione o pagato alcuna multa.

 L'artista e i membri del suo entourage dovranno risarcire 12.500 corone svedesi (1.164 euro) a Jafari,  insieme ad alcune delle spese per la sua rappresentanza legale. La condanna è stata sospesa per due anni: ciò  significa che, se dovessero commettere un altro crimine in territorio svedese, la pena potrebbe essere ripresa in considerazione e divenire cumulativa. 

I fatti

All'inizio di agosto, un giudice svedese ha ordinato la scarcerazione fino al verdetto per Mayers e i due membri del suo entourage. Mayers ha dichiarato di aver agito per autodifesa quando Jafari ha preso a seguire insistentemente il gruppo, con atteggiamenti invadenti e aggressivi. 

"Io e il mio equipaggio abbiamo detto loro più volte: 'ascoltate, finitela di seguirci, andate via, non vogliamo problemi", ha aggiunto Mayers. 

I video pubblicati sui social media all'indomani del presunto assalto mostrano diversi alterchi tra il suo entourage e Jafari. Un video ampiamente condiviso e catturato da un testimone sembra mostrare il rapper che afferra e lancia Jafari sul pavimento, prima che l'entourage intervenga e lo picchi.

Mayers ha anche pubblicato riprese di alcune parti dell'episodio  sul suo account Instagram: i filmati mostrano la sua guardia del corpo chiedere a Jafari e un altro uomo di lasciarli in pace. In seguito, proprio la guardia è stata "frustata" da Jafari con un paio di auricolari per cellulare. 

Nel video, Mayers ripete più volte, sia ai ragazzi che alla videocamera: "Non vogliamo fare a botte, non stiamo cercando di finire in prigione".

Supporter di alto profilo

Il caso ha suscitato grande attenzione dopo che celebrità come **Kim Kardashian e Kanye West  **hanno invitato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ad occuparsene. 

Trump è poi intervenuto esortando  ad adoperarsi per il caso, il primo ministro svedese Stefan Lofven,  che dal canto suo ha risposto ricordando come i procedimenti giudiziari debbano rimasti indipendenti dalla politica. 

Appelli per Meyers, durante l'incarcerazione, erano arrivati da moltissimi esponenti della comunità Hip hop statunitense, che proprio in Svezia gode di un enorme seguito: su twitte,l'amico e collega Tyler The Creator si era spinto fino a scrivere di non voler mai più suonare nel paese.

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