L'astrofisica britannica scomparsa in Grecia sarebbe caduta

L'astrofisica britannica scomparsa in Grecia sarebbe caduta
Di Cinzia Rizzi

Secondo il coroner si tratterebbe di un incidente. Si attendono comunque i risultati dell'autopsia, svolta ad Atene

Sarebbe dovuta a un incidente la morte dell'astrofisica britannica, Natalie Christopher, scomparsa lunedì scorso sull'isola greca di Ikaria, facendo jogging. Il corpo della 34enne, residente a Cipro, era stato ritrovato in un burrone due giorni dopo da un pompiere, a un chilometro e mezzo dall'hotel, dove la donna alloggiava con il fidanzato.

"Analizzando le prove sul luogo di ritrovamento del cadavere e i primi elementi emersi dall'autopsia, la morte sarebbe avvenuta a seguito di una caduta", spiega il coroner. "C'è un'importante macchia di sangue sotto la testa della donna e non ce ne sono altre, a dimostrare il trascinamento del corpo". Si attendono, comunque, i risultati definitivi dell'esame autoptico, realizzato ad Atene. La famiglia della donna, intanto, si è recata sull'isola.

La morte della Christopher accade solo un mese dopo l'omicidio di Suzanne Eaton, biologa statunitense, sull'isola di Creta per una conferenza. Anche la 59enne americana stava facendo jogging, la mattina della scomparsa. La donna sarebbe deceduta per asfissia, probabilmente strangolata dal principale sospetto, un 27enne cretese, attualmente in carcere.

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