Singolare manifestazione "social" dei giovani insegnanti ungheresi: sottopagati, circa 500 euro al mese, mostrano le loro buste paga su Instagram e rivendicano un sistema di rivalutazione del loro misero stipendio. Il governo-Orbán, anni fa, ci aveva pensato, ma poi l'idea fu abbandonata.
BUDAPEST (UNGHERIA) - Protesta "social" degli Insegnanti ungheresi sottopagati.
Sui social media (in particolare Instagram), i giovani maestri e professori d'Ungheria (dalle scuole materne alle superiori) mostrano il loro stipendio, la loro istruzione e gli anni trascorsi nelle scuole.
Gli insegnanti guadagnano circa 500 euro al mese, meno di un operaio. La rivolta "social" prova ad accendere i riflettori sul loro magro reddito.
Il leader del sindacato dei giovani insegnanti, Balasz Dvoracsko, guadagna lui stesso appena il salario minimo nazionale
Un sistema di aumento degli stipendi: un'idea, poi abbandonata
Nel 2013 il governo di Viktor Orbán e del partito Fidesz aveva pensato ad un sistema di aumento degli stipendi nell'istruzione pubblica in seguito dell'aggiornamento del salario minimo. Nonostante l'apprezzamento del settore scolastisco, l'idea fu abbandonata un anno dopo.
Un divario senza precedenti tra stipendi privati e stipendi "scolastici"
Il divario tra il salario medio pagato nel settore privato e il salario medio di un insegnante è il più ampio in Ungheria rispetto a qualsiasi altro stato membro dell'Unione Europea. E con salari non competitivi arriva un altro problema. Nessuno vuole fare più l'insegnante.
"Gli insegnanti si ridurranno di più della metà"
Spiega Daniel Bozsik, corrispondente di Euronews da Budapest:
"A causa dei bassi salari, sempre meno persone vogliono diventare insegnante. Meno di 3.000 insegnanti neolaureati iniziano a lavorare ogni anno, mentre in 5.000 vanno in pensione. Con questa tendenza gli attuali 150.000 insegnanti potrebbero ridursi, nei prossimi 25 anni, a meno della metà".