A poche ore dallo sbarco di 116 migranti dalla Gregoretti
Una nave fa rotta verso Lampedusa con il suo carico di migranti salvati dai flutti e si ripresenta la contrapposizione che abbiamo visto ripetersi in questi mesi con il ministro dell'interno Matteo Salvini. La Alan Kurdi si dirige verso Lampedusa cn l'intenzione di attraccarvi, malgrado il diniego delle autoritâ italiane. La portavoce dell'organizzazione tedesca sea eye però si mostra estremaente conciliante e cercaa di smorzare i toni: "Non cerchiamo necessariamente uno scontro con Matteo Salvini. Per noi è importante portare in salvo delle persone, com'è nel loro diritto. Ci stiamo dirigendo verso Lampedusa perché è il porto sicuro più vicino. poi aspetteremo ulteriori istruzioni dai centri di coordinamento del salvvataggio marittimo".
Questo a poche ore dallo sbarco di 116 migranti dalla nave della Guardia Costiera Gregoretti. In quel caso cinque Paesi europei e alcune strutture dei vescovi italiani hanno accettato di farsi carico di queste persone.
Così la nostra corrispondente: "Un'altra ONG e un altro divieto d'ingresso nelle acque territoriali italiane, questa volta firmato dal ministro dell'Interno Salvini e dai ministri della Difesa e dei Trasporti. Un caso che si prospetta simile a quello della Gregoretti con una lunga attesa per capire quli saranno gli Stati membri che accoglieranno parte dei migranti. Intanto l'equipaggio a bordo di Alan Kurdi fa sapere che c'è l'intenzione di attendere un'intesa comune, di non forzare il divieto di ingresso in acque territoriali italiane imposto dal ministro dell'Interno Salvini".