Insieme a altri 3 dirigenti, Stadler è accusato di frode, emissione di falsi certificati e pubblicità menzognera
L'ex ad di Audi, Rupert Stadler, è stato rinviato a giudizio con l'accusa di frode, emissione di falsi certificati e pubblicità menzognera per lo scandalo Dieselgate, aprendo così la porta della giustizia penale nell'affaire dei motori truccati Diesel settembre del 2015.
Insiema a Stadler, l'accusa coinvolge altri 3 dirigenti della casa automobilistica tedesca.
Stadler, stando all'accusa, sapeva delle manipolazioni per truccare i dati sulle emissioni, non ha bloccato la vendita delle auto al contrario le avrebbe incoraggiate.
Con il suo taciuto beneplacito sono stati venduti oltre 430 mila veicoli Audi, Wolksvagen e Porsche, destinati essenzialmente al mercato statunitense e europeo.
Entrato in Audi nel 1990 e ad dal 2007, Stadler è stato licenziato l'anno scorso .