Furti al Cocoricò, 'memorabilia' sul web

(ANSA) – RICCIONE (RIMINI), 30 LUG – Il Cocoricò depredato e
gli oggetti rubati venduti sulla rete come ‘memorabilia’: è il
destino della discoteca riccionese simbolo delle notti
trasgressive degli anni ’90 e chiusa da tempo, da prima che la
società di gestione fosse dichiarata fallita il 4 giugno dal
Tribunale di Rimini, che ha accolto una richiesta dell’Agenzia
delle Entrate per una cifra di oltre 800mila euro.
In pista, riportano i media locali, c‘è spazio solo per
vandali e ladri: arredi e impianti danneggiati, vetrate del
locale in frantumi. Non solo bravate, ma anche furti ‘mirati’:
pezzi del locale, oggetti, fotografie e altro, che vengono poi
rivenduti sul web come ‘cimeli’ al miglior offerente.
“Anche a noi risulta che qualcuno abbia cominciato a mettere
in vendita oggetti ai fan del Cocoricò – conferma al Resto del
Carlino l’albergatore Lorenzo Spadini, proprietario
dell’immobile – Al momento però il locale non è nella nostra
disponibilità, ma in quella del curatore nominato dal Tribunale
dopo il fallimento”.