Russia: possibile avvelenamento per il dissidente Navalny

Si tinge di giallo il ricovero del leader dell’opposizione in Russia Aleksei Navalny, che sta scontando 30 giorni di detenzione per i suoi appelli a manifestazioni non autorizzate.
Attacco di allergia, questo il primo referto, ma secondo uno dei medici vicini all’uomo, potrebbe essere stato avvelenato in carcere con una "sostanza chimica sconosciuta". Giornalisti e attivisti che si sono subito precipitati all'ospedale dove è ricoverato Navalny, in segno di solidarietà o per raccontare la vicenda, sono stati fermati dalla polizia. Si parla di almeno una ventina di arresti.
Intanto preoccupano e insospettiscoo le condizioni di salute del noto attivista anti-Putin. Il capo medico della clinica, Olga Sharapova, che è anche deputata della Duma della città di Mosca col partito putiniano Russia Unita, ha fatto sapere che le consultazioni con medici esterni sono vietate. I sintomi di Navalny corrispondono, si legge in una nota della Dottoressa, a un’acuta congiuntivite e a un’intossicazione generale, che richiedono cure immediate.
Una diagnosi che ha convinto poco sia la portavoce di Navalny, Kira Yarmysh, che il suo legale, Olga Mikhailova, che dalla sua pagina Facebook, denuncia che l'oppositore non ha mai sofferto di alcuna allergia. Da qui l’ipotesi di avvelenamento per il giornalista anti-corruzione che in questo periodo sta organizzando proteste contro l’esclusione di alcuni candidati alle prossime comunali.