La sicurezza in mare? Grazie alla "localizzazione elettronica"

In collaborazione con The European Commission
La sicurezza in mare? Grazie alla "localizzazione elettronica"
Di Denis Loctier
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Il progetto europeo "Lynceus2Market" ha completato il suo percorso: chiavi magnetiche, braccialetti elettronici e giubbotti di salvataggio "intelligenti" faranno parte del kit dei passeggeri delle navi da crociera. Un metodo di "localizzazione elettronica" fondamentale in caso di evacuazione in mare

In questa puntata di "Futuris" parliamo di sicurezza in mare, in particolare per i passeggeri delle navi da crociera.

Il terribile naufragio della Costa Concordia, avvenuto al largo dell'Isola del Giglio il 13 gennaio 2012, è ancora nel ricordo di tutti.
Fortunatamente, eventi tragici del genere sono rarissimi, in quanto - in materia di sicurezza - le compagnie di navigazione sono comunque all'avanguardia.
Ma proprio per evitare che tragedie simili possono ripetersi, la ricerca e la tecnologia stanno facendo progressi considerevoli nel campo della sicurezza e, in special modo, nella localizzazione dei passeggeri eventualmente precipitati in mare.

Il giornalista di Euronews Denis Loctier è andato in Grecia e a Cipro per seguire gli sviluppi di un'importante progetto di ricerca.

Che succede in caso di evacuazione d'emergenza?

"L'ultima cosa a cui vogliamo pensare quando saliamo su una nave da crociera è un'evacuazione di emergenza. Ma nel caso improbabile che ciò accada realmente, una nuova tecnologia può aiutare a salvare vite umane. Qui in Grecia, i ricercatori e le compagnie di navigazione stanno lavorando insieme per assicurarsi che tutti i passeggeri evacuati siano sempre localizzati".

Se scatta il campanello d'allarme...

Il campanello d'allarme attiva un'esercitazione di evacuazione di emergenza: l'equipaggio deve schierare le scialuppe di salvataggio e controllare che tutti siano presenti, come se fosse una vera emergenza. Ma questa volta, invece di liste stampate di nomi, l'equipaggio sta testando un nuovo dispositivo digitale...

Diverse compagnie di navigazione forniscono già strumenti elettronici ai loro passeggeri, in modo da poter effettuare acquisti o accedere alle cabine. Quindi ora possiamo semplicemente integrare il nostro dispositivo di localizzazione in una chiave magnetica o in un braccialetto".
Antonis Kalis
Responsabile Ricerca&Sviluppo "SignalGenerix"

Una ricerca mirata grazie alla rete wireless

Per individuare rapidamente chiunque, anche in caso di un'ondata di panico, l'equipaggio utilizzerà una rete wireless che copre l'intera nave e mostra tutti i tracker sullo schermo di un computer. Secondo i ricercatori questa applicazione è riservata alle vere emergenze e il diritto alla privacy è comunque garantito.

“Il responsabile della sicurezza della nave può cosi vedere dove si trovano l'equipaggio e tutti i passeggeri, e quindi esiste il modo per concentrarsi sulla ricerca di una singola persona scomparsa, utilizzando un pannello di ricerca per individuare dove si trova esattamente lo scomparso", dice Yiannis Panaretou, CEO di OptionsNet IT Services.

Salvataggi "low cost"

Il progetto di ricerca europeo "Lynceus2Market", attraverso l'azienda cipriota SignalGeneriX, punta a certificare e commercializzare questa tecnologia. Migliaia di questi dispositivi sono già stati testati da importanti compagnie di navigazione e con un costo inferiore rispetto alle alternative GPS.

"Stiamo tutti aspettando che questi dispositivi digitali siano finalmente disponibili in commercio e, naturalmente, saremo i primi a installarli a bordo delle nostre navi"
Vassilios Gazikas
Direttore delle operazioni marine "Celestyal Cruises"

I giubbotti di salvataggio con antenna

Ma cosa succede se uno dei passeggeri cade in mare, fuori dalla portata della rete wireless della nave?

Gli operatori delle navi commerciali possono integrare i dispositivi "Lynceus" inserendoli nei giubbotti di salvataggio. In caso di incidente, i soccorritori saranno in grado di utilizzare antenne palmari e sorvolare l'area con droni e elicotteri che ricevono i segnali che i giubbotti di salvataggio stanno inviando automaticamente.

Questo dovrebbe aiutare a trovare gli scomparsi il più rapidamente possibile.

L'antenna aiuta ad individuare gli scomparsi in mare.

"Resiste anche alla tempesta"

"Il dispositivo ha una portata operativa fino a un chilometro anche in condizioni di tempesta, un tempo molto peggiore della leggera nebbia che abbiamo qui oggi", spiega Angelos Ktoris, architetto navale e ingegnere navale del Maritime Institute of Eastern Mediterranean.

Un'esercitazione umanitaria a Cipro

Questo test è stato parte dell'esercitazione internazionale di ricerca e soccorso marittimo, svoltasi a Cipro: oltre 40 paesi hanno preso parte all'operazione "Argonaut 2019" simulando un intervento umanitario su larga scala nel Mar Mediterraneo.

"Siamo impressionati dai risultati del progetto Lynceus2Market. Questo sistema può davvero aiutare le ricerche del personale di soccorso che opera in condizioni di emergenza", dice convinto Andreas Charalambides, Comandante del Centro di coordinamento del soccorso congiunto di Cipro.

Obiettivo: salvare vite umane

Aiutando i soccorritori a fornire assistenza prima che la vittima rischi l'annegamento e l'ipotermia (la principale causa di morte in acqua), i ricercatori sono certi che la loro tecnologia salverà molte vite.

Il salvataggio - in questo caso, di un manichino - dipende dal coraggio e dal tempismo dei soccorritori. Ma anche dalle tecnologie a disposizione.

Link utili

- Progetto Lynceus2Market

-Celestyal Cruises

- SignalGeneriX, l'azienda che sta sviluppando queste tecnologie

"Social" Backstage

Il giornalista di Euronews Denis Loctier si è imbarcato su una delle navi per l'esercitazione umanitaria a Cipro. Ecco la foto, sorridente, che ha pubblicato sul proprio profilo di Twitter.

Una cartolina dal... Pireo

"Saluti a tutti, con vista aerea sul panorama del Pireo, il porto di Atene".

Journalist • Denis Loctier

Risorse addizionali per questo articolo • EDIZIONE ITALIANA E WEB: CRISTIANO TASSINARI

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