Spagna: Re Felipe affida l'incarico di governo a Pedro Sanchez

Il re Felipe VI, dopo due giorni di consultazioni con i partiti dell'arco costituzionale, ha conferito l'ncarico di formare il governo al segretario del Partito Socialista spagnolo Pedro Sanchez, vincitore senza maggioranza assoluta alle elezioni del 28 aprile. Entra nel vivo, dunque, il ballo delle alleanze.
Prima possibilità sul tavolo: guardare a sinistra verso Podemos, in crisi dopo la flessione di consensi registrata alle ultime politiche e amministrative. Ma Sanchez incontrerà anche i leader dei due principali partiti dopo il psoe, nell'estremo tentativo di strappare loro un voto di astensione che permetterebbe a un governo di minoranza, monocolore socialista, di vivere trovando di volta in volta maggioranze variabili sui singoli provvedimenti, una modalità di governo praticata spesso in Spagna.
"La settimana scorsa ho detto che avrei iniziato le consultazioni formali con i partiti principali, dopo quello socialista - ha dichiarato Sanchez - dal momento che si tratta di forze che hanno il potere di bloccare o facilitare l'investitura del governo da parte del Congresso".
Il leader socialista sa di essere l'unico ad avere reali possibilità di essere nominato presidente del governo. L'alternativa sarebbe tornare alle elezioni: "Gli spagnoli hanno espresso chiaramente il loro voto nelle elezioni del 28 aprile e nelle elezioni del 26 maggio - ha dichiarato Sanchez - Vogliono che il partito socialista governi: o il partito socialista governa o governa. Non c'è un'altra alternativa ".
Con ogni probabilità il leader socialista verrà investito dal voto del Congresso ai primi di luglio durante la prima sessione plenaria del nuovo Parlamento.