Gli spot elettorali di populisti e destre, tra metafore e simboli
Metafore, simboli ed allusioni. Le campagne elettorali dei sovranisti in Europa puntano dritto alla pancia degli elettori.
Il ciclista che fa fatica a essere competitivo è il Belgio; il peso morto che lo fa sudare sono i valloni. Lo spot del Vlaams Belang, destra identitaria fiamminga, non poteva essere più simbolico.
Un muro di filo spinato protegge l'Ungheria dai terroristi di Lego. Lo spot de "Il nostro movimento nazionale", populisti di destra, celebra così la chiusura fisica dei confini nazionali, contro stranieri e terroristi.
Per Alternative fur Deutschland l'Unione europea vuole cittadini che "non guidano, non pensano, non scelgono e non votano". Ma per l'ultradestra tedesca "questo è troppo".
Un vorace sosia del socialista Timmermans che divora gli stati nazionali appare nel video degli olandesi dell'SP, che per colonna sonora hanno scelto l'inno europeo.
Infine, i greci del Partito indipendentista che mostrano i leader politici europei come docili cagnolini che prendono ordini dal loro padrone. Tedesco e che parla come Angela Merkel.