Dopo la mano tesa di Theresa May ai laburisti i cittadini britannici non nascondono confusione e rabbia
"Aiutami, Jeremy": sui giornali inglesi campeggia la notizia della mano tesa di Teresa May ai laburisti, pur di cercare in extremis un'intesa per evitare il "no deal".
I cittadini ne parlano, si interrogano, non nascondono la confusione e neanche la rabbia.
L'interrogativo diffuso tra la gente: Brexit, come si esce da questo caos?
"È stato un tentativo di unità nazionale - commenta un cittadino - non riesco a vedere alcun ammutinamento. A mio avviso, è l'unica cosa che si può fare, ma non riesco a vedere una soluzione in questo caos. Quindi, grazie mille David Cameron".
E anche questa donna, intervistata, non nasconde la sua rabbia: "Sarebbe stato accettabile se tutto questo fosse avvenuto subito dopo il referendum; avrebbero dovuto parlare di tutto questo, discutere di tutto questo e poi decidere se potevano andare avanti o no. Certamente non dovevano trascinare questa storia per così tanto tempo e poi, all'ultimo minuto, iniziare a muoversi. ""
Infine, c'è anche chi non crede in tutti gli ultimi tentativi di compromesso: "Voglio dire che si stanno solo prendendo in giro da soli, non riescono a decidersi: è tutto solo un totale macello".
Attesa e confusione
C'è attesa e confusione nel Regno Unito: ci si chiede se sia davvero possibile un accordo tra May e Corbyn e soprattutto cosa porterà tutta questa storia, iniziata ben tre anni ma dal finale ancora incerto.
Si tentano strade diverse. Tra le altre, alla Camera - come evidenzia l'Ansa - arriva in queste ore una proposta di legge 'anti-no deal', che imporrebbe al governo la richiesta di un'ulteriore proroga della Brexit di fronte all'eventuale rischio di un divorzio senza accordo.
Una proposta patrocinata dalla deputata laburista Yvette Cooper e dal conservatore moderato Oliver Letwin, come una sorta di ultima spiaggia.