All'asta la pistola che uccise Vincent Van Gogh

Il revolver Lefaucheux con il quale Van Gogh si sarebbe ferito a morte sarà messo all'asta a Parigi il 19 giugno prossimo ad una stima che oscilla tra i 40mila e i 60mila euro. Lo scrive l'agenzia AFP dopo aver avuto conferma dall'hotel Drouot che ospiterà questa insolita vendita.
Scoperta da un contadino nel 1965 nel campo dove il maestro impressionista fu trovato ferito il 27 luglio 1890 ad Auvers-sur-Oise (Val-d'Oise), l'arma è stata esposta al Van Gogh Museum di Amsterdam nel 2016. Mentre l'autenticità dell'arma probabilmente non sarà mai formalmente stabilita, la provenienza è considerata attendibile.
Si tratta di una 7mm, lo stesso calibro del proiettile che ha ferito mortalmente Vincent Van Gogh. Il revolver è stato consegnato dopo la sua scoperta al proprietario della locanda Ravoux d'Auvers-sur-Oise, dove il pittore visse e morì il 29 luglio 1890. Da allora, la pistola si è tramandata all'interno della stessa famiglia.
Soprannominata da alcuni specialisti "l'arma più famosa nella storia dell'arte", la pistola è stata presentata per la prima volta nel 2012 con la pubblicazione del libro di Alain Rohan Aurait-on retrouvé l'arme du suicide?
Secondo la casa d'aste Auction Art, l'analisi dell'arma, molto danneggiata, dimostra che è rimasta sul suolo per un periodo di tempo che potrebbe coincidere con l'anno 1890.
Nel 2011, ricercatori americani hanno difeso la tesi che Vincent Van Gogh non si sia suicidato, ma sia stato ferito da un colpo accidentale innescato da alcuni giovani che giocavano con un'arma.
Per gli esperti di Auction Art, "Questa ipotesi non esclude i risultati delle ricerche sull'arma in questione, che avrebbe potuto essere abbandonata sul terreno dai ragazzi. Sulla base di queste conclusioni, il revolver è stato accolto dal Van Gogh Museum di Amsterdam, dove è stato presentato durante la mostra", dice Auction Art.