Evacuazione immediata: salve le 27 persone a bordo
Ha preso fuoco ed è naufragata: la nave mercantile italiana 'Grande America" si è inabissata a ovest de La Rochelle con il suo carico di 365 container, 45 dei quali classificati come contenenti materie pericolose, tra cui cloruro e acido solforico.
Salve le 27 persone a bordo: l'evacuazione è stata immediata e senza conseguenze.
Le autorità francesi sono adesso mobilitate per cercare di evitare la fuoriuscita di petrolio: "Grande America" ha oltre 2.200 tonnellate di gasolio nella cisterna.
Una macchia nera, lunga una decina di chilometri e larga 1000 metri, è già stata individuata ed è in movimento. Spinta dal mare agitato, potrebbe raggiungere le coste della Gironda in pochi giorni.
La Francia ha dispiegato nella zona navi specializzate nell'intervento antinquinamento e ha chiesto l'assistenza dell'Agenzia europea per la sicurezza marittima, ma le cattive condizioni meteorologiche potrebbero complicare le operazioni di pop-up.
Le possibilità di recupero dell'imbarcazione Grimaldi Lines sono apparse subito difficili: "Grande America" è affondata a più di 300 chilometri da La Rochelle e a oltre di 4.600 metri di profondità.
Negli ultimi decenni, la costa francese, in particolare la Bretagna, è stata minacciata da diverse fuoriuscite di petrolio, la più grave delle quali è legata all'affondamento dell'Erika nel 1999.
Migliaia di tonnellate di olio combustibile si erano riversate sulle coste, provocando un disastro ambientale senza precedenti.
La nave italiana aveva lasciato Amburgo, in Germania, e sarebbe dovuta attraccare a Casablanca, in Marocco.
Il Prefetto Marittimo ha ingiunto all'armatore, Gruppo Grimaldi, di "porre fine al pericolo per la navigazione e l'ambiente marino rappresentato dai container e da altri elementi alla deriva e di occuparsi di qualsiasi inquinamento marittimo". Un inventario dei contenitori è stato inviato alle autorità francesi; i materiali più pericolosi all'interno sono l'acido cloridrico (100 tonnellate) e l'acido solforico (70 tonnellate).
Questa una foto dal satellite fornita dal servizio europeo Copernicus.