Caso Barbarin, le vittime: "sentenza aiuterà chi subisce pedofilia"

Caso Barbarin, le vittime: "sentenza aiuterà chi subisce pedofilia"
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Di Antonio Michele Storto
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secondo le vittime e l'avvocato che le ha rappresentate, la sentenza rappresenta un "punto di svolta nei casi che coinvolgono le gerarchie ecclesiali"

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Il cardinale Barbarin non ha mai smesso di dichiararsi innocente, ma con la sua condanna - per la mancata denuncia dei sistematici abusi sessuali commessi da un prelato della sua diocesi - le vittime vedono finalmente la giustizia prendere atto del loro dolore "Credo sia un segnale" dice l'avvocato Yves Sauvayre.  "E' un fatto importante soprattutto a livello emotivo. E poi questa condanna rappresenta un vero punto di svolta, qualcosa che non c'era mai stato prima d'ora in questo caso. Abbiamo ottenuto un risultato molto importante, in primo luogo a livello di giustizia e in secondo luogo, a livello simbolico, il che è altrettanto degno di nota".

REUTERS/Emmanuel Foudrot/File Photo
Gennaio 2019, Philippe Barbarin attende l'inizio del suo processoREUTERS/Emmanuel Foudrot/File Photo

Dello stesso avviso in effetti sembrano gli uomini che, tre o quattro decenni fa, furono oggetto degli abusi del sacerdote Preynat: più che una condanna esemplare per il cardinale Barbarin, per loro era importante ne fosse riconosciuto il comportamento omertoso.

"La decisione che è stata presa dai giudici - riflette Laurent Duverger -  chiude tre anni di battaglia legale, tre anni di lotta non sempre serena ma che ha portato un barlume di speranza a molti. E credo che oggi possiamo dire che ci sarà un prima e un dopo questa sentenza. Ma eccoci qui: credo che la parola d'ordine sia che nessuno è al di sopra della legge e noi, con tutti i nostri limiti, siamo riusciti a spostare la linea di confine della giustizia, e credo che oggi possiamo uscire da tutto questo a testa alta".

"Questa vicenda - gli fa eco Pierre Emmanuel Germain-Thill, un altro degli ex boy scout molestati da Preynat - potrebbe portare a nuove prese di coscienza tra i fedeli, che ora vedranno le gerarchie ecclesiali sotto una nuova luce. Potrebbe inoltre rendere eventuali altre vittime consapevoli del fatto che, se trovano il coraggio di denunciare, la giustizia poi farà il suo corso e i colpevoli verranno punit. E dunque si, speriamo di avere un impatto in questo senso

La sentenza chiude in effetti un processo complicato, che faceva riferimento a violenze commesse tra gli anni 70 e 80. Nel frattempo, l'ormai ex arcivescovo di Lione Philippe Barbarin - che ha rassegnato le dimissioni subito dopo la sentenza, lasciando una diocesi che guidava dal 2002 - ha già annunciato di voler ricorrere in appello

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