Una vera propria tangente per l'opposizione laburista la proposta del governo di Teheresa May che guarda al voto del Parlamento del prossimo 12 marzo
Il governo britannico è pronto a mettere sul piatto finanziamenti per 1,6 miliardi di sterline in sei anni (circa 1,9 miliardi di euro) a sostegno di alcuni dei Comuni del Regno Unito a rischio di maggior impatto post Brexit.
L'annuncio riguarda in particolare alcune aree delle Midlands inglese e del nord dell'Inghilterra: territori in cui si trovano i collegi elettorali operai tradizionalmente euroscettici, (di diversi deputati laburisti contrari a rimettere in discussione l'uscita dall'Ue o a sposare una campagna per un referendum bis).
La mossa di Teheresa May che ha avuto il sostegno positivo di molti è stata invece bollata dalla leadership del Labour e dai deputati pro-remain, come "una tangente" come titolava il Times.
Nell'annunciare il provvedimento, Teheresa May aveva di certo in mente il voto in Parlamento, il prossimo 12 marzo, con cui la Camera dei Comuni si pronuncerà sull'accordo rivisto dal governo per uscire dall'Unione.
A oggi, l'accordo non troverebbe la maggioranza. Se così fosse i parlamentari si riunirebbero il 13 per votare un'uscita senza accordo, sarebbe il peggiore degli scenari possibili contro cui tutti si stanno mobilitando.