Da Miami l'attacco di Trump a Maduro

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Diritti d'autore Reuters / Kevin Lamarque
Di Stefania De Michele
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Ai funzionari venezuelani: "Non aiutate Maduro a stare in piedi".

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Nel melting pot di Miami, dove vive la più numerosa comunità venezuelana al mondo, il presidente americano Donald Trump parla dell'alba di un nuovo giorno in America Latina. Un giorno che - per Trump - non prevede la permanenza in carica di Nicolás Maduro

"E oggi - dice Trump - ho un messaggio per ogni funzionario che sta aiutando a mantenere in piedi Maduro. Gli occhi del mondo intero sono su di voi oggi, ogni giorno, ogni giorno, e ogni giorno nel futuro. Non potete sottrarvi alla scelta che ora vi si prospetta. Potete scegliere di accettare la generosa offerta di amnistia del presidente Juan Guaidó per vivere la vostra vita in pace con le vostre famiglie e i vostri connazionali".

Per Maduro, che non cede sulle presidenziali invocate dall'opposizione e sul veto all'ingresso degli aiuti umanitari americani, si tratta di un déjà-vu: il film già visto dell'ingerenza degli Stati Uniti in America Latina.

"Credono, con la loro arroganza e il loro disprezzo per noi, di essere i proprietari del Paese e -sostiene Maduro- Donald Trump pensa di avere il potere di dare ordini e che le forze armate nazionali li eseguiranno. È un'offesa alla dignità e una vergogna".

Da Miami, Donald Trump ha ribadito la condanna nei confronti di Maduro e delle sue politiche che affamano il Venezuela. Gli Stati Uniti - ha detto - sostengono Guaidó, riconosciuto come il legittimo presidente del Paese.

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