Mosca: la marcia delle madri indignate

Mosca: la marcia delle madri indignate
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Di Galina Polonskaya
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Centinaia di persone hanno manifestato nella capitale russa, a sostegno dell'attivista che non ha potuto stare accanto alla figlia sul letto di morte

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Centinaia di persone hanno marciato per le vie del centro di Mosca domenica, a sostegno di Anastasia Shevchenko, l'attivista del movimento "Open Russia", dell'oligarca russo e oppositore Mikhail Khodorkovsky. La Shevchenko è finita in manette il mese scorso e rischia fino a sei anni di carcere. Per l'organizzazione russa impegnata nella difesa dei diritti umani "Memorial", si tratta di una prigioniera politica.

"Non ha fatto nulla, se non provare a trasmettere la sua posizione politica, attraverso alcune organizzazioni contestate e post sui social network. Per questo, è stata arrestata e posta agli arresti domiciliari. E non è stata rilasciata neanche dopo la morte di sua figlia", spiega una delle organizzatrici della marcia.

Ai domiciliari, la donna non ha potuto stare accanto alla figlia sul letto di morte

Il 30 gennaio scorso, infatti, la figlia 17enne della Shevchenko è stata ospitalizzata in terapia intensiva, in condizioni critiche. La donna non ha potuto visitarla inizialmente. E' riuscita a vederla solo quando ormai era troppo tardi.

"La decisione di organizzare questa marcia delle madri indignate è stata presa quando la figlia di Anastasia Shevchenko è deceduta", racconta la nostra inviata a Mosca, Galina Polonskaya. "I partecipanti chiedono a gran voce la fine di questa repressione politica".

Manifestazioni in tutto il Paese

Questa storia ha scioccato in molti e, anche se la manifestazione non era stata autorizzata, persone di ogni età hanno invaso le strade della capitale russa.

"Ovviamente vorrei che venisse liberata e vorrei che si fermassero le persecuzioni contro gli attivisti di Open Russia", spiega una manifestante. "Qualcosa va fatto contro queste orribili leggi del nostro codice penale, che in anni recenti sono diventate una piaga in Russia. Praticamente tutti rischiano l'arresto per niente".

"I servizi segreti russi sono nemici del popolo" si legge su alcuni cartelloni, durante la manifestazione moscovita. Altre marce si sono tenute in varie città russe: da San Pietroburgo a Ekaterinburg, passando per Kazan e Machačkala.

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