Prima mondiale a Londra per "Alita: angelo della battaglia". Il film da 200 milioni di dollari è tratto da un manga giapponese di successo.
Alita è una giovane cyborg, trovata semidistrutta e senza memoria in una città-discarica da uno scienziato, che la salva e le dona una nuova vita. Esplorando il mondo post-apocalittico che la circonda, con la sua violenza e le sue contraddizioni, la ragazza ricorderà il suo passato da guerriera e dovrà affrontare nemici temibili.
È la trama del nuovo kolossal da 200 milioni di dollari firmato 20th Century Fox, presentato in anteprima mondiale a Londra da James Cameron.
Il primo successo del 2019 al botteghino
L'autore di pellicole che hanno polverizzato ogni record di incassi, da Titanic a Avatar, cullava da vent'anni il sogno di portare sul grande schermo "Alita: angelo della battaglia". Una storia tratta dal manga giapponese di Yukito Kishiro famoso negli anni Novanta. Cameron ne ha scritto e coprodotto con Jon Landau l'adattamento cinematografico, che conta su un cast di premi Oscar, da Christoph Waltz a Jennifer Connelly, con la giovane Rosa Salazar nel ruolo di protagonista.
"Sappiamo che questo film è pensato per il grande pubblico. In tanti si appassioneranno alla vita di Alita - dice Cameron - e al suo spirito libero". Ne è convinto anche Robert Rodriguez, a cui è affidata la regia: "Kishiro ha scritto una storia molto universale, che è stata il punto di partenza a cui James ha aggiunto la sua magia. È un film che piacerà molto anche a chi non conosce i manga".