Brexit: concessioni sui visti, ma Londra si arrocca su Gibilterra

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Di Antonio Michele Storto
Brexit: concessioni sui visti, ma Londra si arrocca su Gibilterra
Diritti d'autore  REUTERS/Hannah Mckay

La Gran Bretagna potrebbe ottenere delle speciali concessioni sui visti anche in caso di uscita senzsa accordo dall'unione europea. Il nuovo regolamento permetterebbe ai cittadini del Regno Unito che si recano nello spazio Schengen per un breve soggiorno -fino a 90 giorni in un periodo di sei mesi - di viaggiare senza visto. E' quanto hanno convenuto gli ambasciatori dell'Ue che oggi hanno incaricato la presidenza del Consiglio di avviare negoziati con il Parlamento europeo su questa proposta legislativa.

Non fosse che venerdî il governo britannico si è opposto alla definizione utilizzata nella bozza di regolamento che descrive Gibilterra come una "colonia".

La questione ha evidenziato le tensioni mai sopite riguardo al territorio situato nella costa meridionale spagnola: il timore del Regno Unito è che il governo spagnolo possa approfittare della posizione di debolezza di Londra per avanzare pretese su Gibilterra.

Per questo, l'ambasciatore britannico nell'Unione ha definito "inaccetabile" l'uso deltermine colonia per definire il territorio: "è totalmente inappropriato - ha sottolineato - chiamare gibilterrain questo modo "

In base alle norme dell'Ue, l'esenzione dal visto è concessa a condizione di reciprocità. Il governo del Regno Unito ha dichiarato che non intende richiedere un visto per i cittadini Ue che viaggiano nel Regno Unito per brevi soggiorni. Nel caso in cui il Regno Unito introduca un obbligo di visto per i cittadini di almeno uno Stato membro in futuro, si applicherebbe il meccanismo di reciprocità esistente e le tre istituzioni e gli stati membri si impegnerebbero ad agire senza ritardi nell'applicazione del meccanismo.