Lei è Brigitte: ogni giorno accoglie i migranti nel garage di casa. La chiamano "maman", mamma, perchè arriva fino a lavare loro i piedi se c'è bisogno. Donna di chiesa, non si tira indietro. Intorno, i suoi vicini hanno costruito un muro per non vedere gli stranieri.
Si chiama Brigitte Lips e vive a Calais. Ogni giorno, tutti i giorni, apre il garage di casa sua ai migranti che sono accampati nella nuova "giungla", lì nelle vicinanze, per permettere loro di ricaricare i cellulari. L'unico mezzo di comunicazione che li lega alle loro famiglie in patria. Tutto intorno a casa sua, i vicini di casa hanno innalzato un muro che corre per 60 metri così da evitare qualsiasi contatto con gli stranieri.
"Sono impegnata con i migranti da 20 anni ma da quando ho la possibilità di portarli qui da me, lo faccio", racconta a Euronews. Dona loro bottiglie d'acqua, permette ai richiedenti asilo di ricaricare i telefonini e cura le loro ferite se si fanno male. "Sanno che possono prendere tutto quello che c'è qui", dice indicando il suo garage.
La chiamano maman, mamma, per gli sforzi profusi nel cercare di aiutare il prossimo. Donna di chiesa, è arrivata anche a lavare i piedi di alcuni migranti. "Mi ricorda il Giovedì Santo, quando Gesù lavava i piedi ai suoi discepoli".
"Vengono sgomberati ogni due giorni. Vogliono coperte, tende. Non le ho. A volte arrivano con la faccia gonfia di gas lacrimogeno". I migranti dicono che viene sparato loro addosso mentre la aspettano fuori casa, quando Brigitte ritarda o quando loro arrivano troppo in anticipo.
A Calais non è l'unico muro sorto negli ultimi tempi per tenere "alla larga" i nuovi arrivati: una stazione di servizio Total si sta recintando per evitare incontri tra migranti e passeurs.