A Davos c'è anche la protesta, modello scandinavo antidoto al populismo

A Davos c'è anche la protesta, modello scandinavo antidoto al populismo
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

L'ultima giornata di Davos si apre con la protesta ambientalista e termina con la sfida al populismo dell'ex premier finlandese, Alexander Stubb: "Il modello nordico - dice a Euronews - può mitigare molti movimenti populisti".

PUBBLICITÀ

L'ultima giornata di Davos si apre con la protesta ambientalista e termina con la sfida al populismo dell'ex premier finlandese, Alexander Stubb: "Il modello nordico - dice a Euronews - può mitigare molti movimenti populisti".

LA GLOBALIZZAZIONE DEVE ESSERE PIÙ SOCIALE

Secondo Stubb, "la globalizzazione aumenta la dimensione dell'economia, ma negli ultimi anni abbiamo miseramente fallito, in tutto il mondo, nel condividere quella torta in modo equo. Penso che ora ci stiamo spostando maggiormente dal mondo capitalista a un mondo sociale".

LA PROTEZIONE DELL'AMBIENTE RISVEGLIA I SOCIALISTI

L'ultima giornata del Forum economico mondiale ha anche riservato un 'amarcord socialista': circa 100 rappresentanti dell'ala giovanile del partito socialdemocratico svizzero si sono ritrovati all'esterno del Centro congressi per protestare contro le disuguaglianze e i danni ambientali, causati - accusano - dall'élite mondiale.

L'ARMENIA TENTA IL RILANCIO ECONOMICO

In Svizzera è arrivato anche il Primo ministro armeno, Nikol Pashinyan, puomo simbolo di quella cosiddetta Rivoluzione di velluto che lo scorso aprile ha ribaltato completamente lo scenario politico a Yerevan: "Dobbiamo trasformare la nostra rivoluzione politica in una rivoluzione economica - ha detto Pashinyan a Euronews - Semplificheremo le normative per rendere più facile qualsiasi attività commerciale in Armenia".

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Davos: l'Armenia tenta la seconda rivoluzione

Alexander Stubb: "Si torni al referendum, proponendo due opzioni"

Tony Blair: "No deal una pessima idea, serve nuovo referendum"