Ricognizione sul fisco Brexit: commenti e opinioni

Ricognizione sul fisco Brexit: commenti e opinioni
Di Euronews
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Mentre la stampa britannica in coro fustiga l'insieme della classe politica nazionale si succedono i commenti in tv, sui social e non solo

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Il paradosso maggiore della bocciatura alla Camera dei Comuni del travagliato accordo sul divorzio UE/Regno Unito sta nel limitato rischio di caduta istantanea del governo Theresa May.

Diversamente non ci sarebbe neanche la lettera aperta alla premier per invocare un rinvio della data della Brexit e l'auspicio di un dialogo trasversale fra i partiti e le nazioni del Regno Unito a firma di Nicola Sturgeon, first minister scozzese nonchè leader dell'Snp, il partito indipendentista scozzese. Sturgeon, indirizzandosi alla May con un familiare "cara Theresa", offre la disponibilità a discutere sul da farsi, dopo la bocciatura sonora  della ratifica dell'accordo Brexit.

Il partito trasversale del leggero sollievo

Non solo gli scozzesi sono lieti di aver guadagnato, forse, del tempo considerando che il no deal sarebbe una vera catastrofe per tutti.

"Ci sarà bisogno di una sorta di compromesso se intendono ottenere qualcosa di quel che vogliono, questo vale anche per chi vuole il divorzio e chi non lo vuole, è sempre meglio ottenere qualcosa in relazione al risultato a cui si punta piuttosto che all'utopia di una Brexit perfetta che non arriverà mai": sostiene Joey Jones, ex consulente del governo May.

Per il giurista Thom Brooks, docente alla Durham University "una qualche sorta di referendum potrebbe essere il risultato di questo processo, se i parlamentari non riescono a trovare un compromesso e i leader europei non intendono modificare l'accordo, cosa che rischia di non portare da nessuna parte. Un referendum diventa l'unica scelta in grado di compattare le parti".

Che fare?

Non solo il mondo politico capisce che nè il governo May nè l'opposizione hanno veramente idea di cosa fare e di cosa proporre.

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