La fiducia a Tsipras sigilla l'accordo con la Macedonia

La fiducia a Tsipras sigilla l'accordo con la Macedonia
Di Paolo Alberto Valenti
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Con 151 voti a favore l'esecutivo del premier Tsipras tiene il punto sull'accordo dello scorso giugno che consente alla Macedonia - lo stato balcanico a nord della Grecia - di mantenere nel suo nome la stessa denominazione di una storica regione greca

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Il premier greco Alexis Tsipras incassa il voto di fiducia che aveva chiesto al suo parlamento. Il nodo del contendere è l'approvazione greca dell'accordo per porre fine alla disputa sull'ex nome della Repubblica jugoslava di Macedonia.

Esito scontato

Il Parlamento ha seguito Tsipras con 151 voti, raggiungendo quindi la soglia richiesta in una assemblea da 300 eletti.

In precedenza Tsipras aveva detto: "Vi invito caldamente a dare la fiducia al governo che ha combattuto e penato ma è riuscito a sopravvivere". In questo ha fatto riferimento alla sventata bancarotta totale della Grecia degli ultimi anni.

La crisi aperta dalle dimissioni del Ministro della difesa

Tsipras aveva giocato la carta della mozione di fiducia in seguito alle dimissioni del ministro della difesa Panos Kammenos (che nel 2015 aveva accettato di formare una coalizione con Tsipras) senza nascondere la sua ostilità all'accordo con la Macedonia, considerando che concedere il nome di Macedonia ad una regione limitrofa implica lasciare aperta un'opzione estera su un territorio greco. Kammenos aveva lasciato il governo per protestare contro l'accordo sul nome firmato tra Atene e Skopje l'anno scorso.

L'accordo del giugno scorso sembra un passo necessario affinché lo stato balcanico venga considerato per l'adesione all'Unione europea e alla NATO.

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