Siria, Erdogan attacca: "Condizioni Usa inaccettabili"

Siria, Erdogan attacca: "Condizioni Usa inaccettabili"
Diritti d'autore 
Di Cinzia Rizzi
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Il presidente turco non accetta la condizione posta dagli Stati Uniti per il ritiro delle proprie truppe: proteggere le milizie curde dello YPG

PUBBLICITÀ

Sale la tensione tra Turchia e Stati Uniti sulla Siria. Il presidente Recep Tayyip Erdogan, parlando al Partito della Giustizia e dello Sviluppo (Akp), ha criticato i commenti del consigliere per la Sicurezza Nazionale statunitense, John Bolton, in visita ad Ankara per colloqui sul futuro della Siria. Il Capo di Stato turco ha definito "inaccettabili" le condizioni poste dagli Usa per il ritiro delle proprie truppe e cioè la protezione delle milizie curde dello YPG. Erdogan ha ribadito la volontà del suo Paese di cacciare ciò che considera "un'organizzazione terroristica" dal nord della Siria.

Trump in retromarcia

Poche ore prima, il presidente statunitense Donald Trump era intervenuto sul tema. "Partiremo a un ritmo adeguato, continuando allo stesso tempo a combattere l'Isis e a fare tutto ciò che è prudente e necessario!" aveva scritto l'inquilino della Casa Bianca su Twitter. Una sorta di retromarcia, rispetto al suo annuncio del 19 dicembre scorso. Allora aveva parlato di un ritiro "immediato e totale" delle truppe, i circa 2.000 soldati statunitensi, impiegati nel nord-est e nel sud-est della Siria.

Condividi questo articoloCommenti