Pedofilia: la chiesa lionese alla sbarra

Pedofilia: la chiesa lionese alla sbarra
Diritti d'autore 
Di Alberto De Filippis
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

A processo il cardinale Barbarin

PUBBLICITÀ

Sarà probabilmente un processo che farà epoca. La chiesa lionese è alla sbarra per uno scandalo legato a diversi casi di pedofilia, per il silenzio delle gerarchie. 

Si apre lunedì 7 gennaio a Lione il processo al cardinale Philippe Barbarin, accusato di aver insabbiato le accuse di pedofilia contro un prete della diocesi lionese

I presunti reati risalgono agli anni 80, in quegli anni Barbarin non era ancora arcivescovo di Lione, ma lo era nel 2015 quando le accuse emersero e, secondo chi lo ha denunciato, avrebbe dovuto riferirle alla giustizia ordinaria anche se i reati erano caduti in prescrizione. 

Il cardinale, gesuita, era considerato una delle stelle del panorama ecclesiastico non solo francese, ma anche in Vaticano. Conservatore, apprezzato intellettuale malgrado la giovane età, è accusato di omesse denuncia e controllo.

Questa terribile accusa scagliata da un'associazione di vittime potrebbe costare carissima alla sua carriera.

Così la nostra inviata: "È qui al tribunale di Lione che il cardinale e cinque leader della diocesi verranno giudicati da questo lunedì per non aver denunciato aggressioni sessuali di un sacerdote fra il 1986 e il 1991. Il processo si dovrebbe concludere mercoledì".

Si tratta di un tribunale correzionale mentre il processo verso gli accusati di pedofilia, e che potrebbe portare a pene pesantissime, inizierà dopo. L'accusa è quella di non aver denunciato gli abusi sessuali che il sacerdote Bernard Preynat avrebbe compiuto a danno di oltre settanta scout minorenni.

I"l trauma delle vittime", dice un attivista, "non dico che sia definitivo, ma è certo che ti cambia la vita. Anche per coloro che hanno avuto la fortuna di non essere violentati, ed io sono fra questi fortunati, hanno visto la loro esistenza cambiata per sempre. Il fatto che oggi io sia in questa associazione ne è la prova. Il cardinale deve rispondere alla giustizia come chiunque. Non c'è collera o rabbia, ma solo l'esigenza che nessun bambino debba rivivere questi orrori".

Il 20 febbraio, intanto, in Francia è prevista l’uscita sugli schermi del film Grace a Dieu, Grazie a Dio, da un’espressione utilizzata in una conferenza stampa da Barbarin, quando disse che "la maggioranza dei fatti grazie a Dio è prescritta, ma altri forse no, sarà la giustizia a decidere". Autore il regista Francois Ozon. La storia ruota attorno all’affaire Preynat.

Condividi questo articoloCommenti