Anti-Doping in Russia, l'appello del direttore della Rusada "Rischiamo altro stop"

Anti-Doping in Russia, l'appello del direttore della Rusada "Rischiamo altro stop"
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Di Simona Zecchi
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"Siamo sull'orlo di un abisso e chiedo a tutti di ergersi a protezione del presente e del futuro dello sport così come delle generazioni di atleti presenti e future", lo ha detto il direttore della Rusada Iuri Ganus

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Le preoccupazioni del direttore dell'agenzia antidoping russa, Iuri Ganus, hanno incontrato subito la bocciatura di Putin a cui veniva chiesto di intervenire e consegnare i dati di laboratorio richiesti all'agenzia antidoping mondiale Wada.

Ganus ha sottolineato che se la Rusada dovesse essere sospesa di nuovo gli atleti russi non potranno partecipare alle competizioni internazionali e la Russia non potrà ospitare eventi sportivi internazionali.

 "La situazione attuale non può continuare ancora. E' necessaria una risoluzione immediata. Dobbiamo pensare al futuro del nuovo laboratorio di Mosca che dovrà necessariamente tenere conto di quanto è avvenuto prima. Siamo sull'orlo di un abisso e chiedo a tutti di ergersi a protezione del presente e del futuro dello sport cosi come delle generazioni di atleti presenti e future", ha detto Ganus.

L'agenzia antidoping russa, Rusada, era stata bandita dalla Wada nel 2015 a causa dello scandalo del doping di Stato in Russia. E' stata riaccreditata dalla Wada a settembre ma i patti prevedono la consegna dei dati di laboratorio entro il 31 dicembre. In caso contrario, la Rusada rischia di essere di nuovo bandita.

Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov ha affermato: "Ci sono accordi e un'intesa generale su come e in che tempi questo lavoro sarà fatto", rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se fossero stati estesi i termini per la consegna dei dati di laboratorio.

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