Pompei: scoperto cavallo bardato

Pompei: scoperto cavallo bardato
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Di Eloisa Covelli
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Ora la zona sarà oggetto di scavi nel 2019, forse si tratta di una villa di un comandante o di un alto magistrato

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Un cavallo bardato di 2mila anni fa: questo è l'ultimo eccezionale ritrovamento di Pompei, venuto alla luce nella zona suburbana a nord, vicino alla via di Civita Giuliana. L'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., che ha conservato sotto le ceneri pezzi di vita quotidiana, non smette di meravigliare gli oltre tre milioni di visitatori l'anno (dopo il Colosseo, infatti, Pompei è il sito più visitato nel 2017).

Lo scheletro dell’animale era ancora legato in stalla, assieme ad altri due o tre purosangue. "I cavalli erano pronti per essere adoperati - dice Massimo Osanna, direttore generale del Parco archeologico di Pompei - Non sappiamo se l'eruzione li ha sorpresi mentre si stavano attrezzando per la fuga: questo ce lo diranno solo le indagini".

L’edificio presentava ambienti affrescati e lussuose terrazze che si affacciavano sul golfo, oltre ad un un quartiere di servizio e magazzini per l'olio e per il vino. Probabilmente si trattava di una villa di un alto magistrato o un comandante. Adesso tutta l'area, già ribattezzata "tenuta del sauro bardato", sarà oggetto di ricerche nel 2019. Il Parco ha stanziato due milioni di euro che serviranno per gli scavi e gli espropri.

Lo scavo è stato sollecitato dalla procura di Torre Annunziata che aveva trovato tombaroli nella zona, presagio di una grossa nuova scoperta.

Risorse addizionali per questo articolo • Ansa

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