I violini della Shoah incantano il pubblico di Dresda
Non parlano ma possono sempre suonare e raccontare le loro storie. I violini della Shoah, appartenuti ad ebrei detenuti ad Auschwitz, e restaurati dal liutaio israeliano Amnon Weinstein, sono tornati sul palcoscenico di Dresda, in Germania. Un concerto che ha emozionato il pubblico, e i musicisti, segno che l’arte è un mezzo potente per trasmettere il ricordo e la storia.
Per un componente dell’Orchestra è stato un momento molto speciale. Penso ancora a coloro che tenevano quel violino nelle loro mani e alle circostanze in cui dovevano suonare ..." All'interno del suo laboratorio a Tel Aviv, Weinstein ogni giorno dedica ore e ore di lavoro per ridare vita a strumenti che altrimenti finiribbero nel dimenticatoio. Come quei violini sopravvissuti all’Olocausto e alla guerra.
Li restaura cercando di non cancellare i segni della storia. Come questo violino dove compare ancora la scritta Hitler 1936. Le testimonianze, racconta il liutaio, devono sopravvivere, perché certi orrori non si possono cancellare. Per fermarsi, almeno una sera a pensare e riflettere.