Trieste, Festival del cinema latino-americano: trionfano Cuba e Cile

Trieste, Festival del cinema latino-americano: trionfano Cuba e Cile
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Di Cristiano Tassinari
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Vince "Y de pronto el amanecer" del cileno Silvio Caiozzi la 33esima edizione del Festival del cinema latinoamericano di Trieste. Miglior Regia è di Gerardo Chijona, cineasta cubano. Il Premio al Miglior Attore è andato alla cilena Javiera Contador.

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TRIESTE (ITALIA) - "Y de pronto el amanecer" del registacileno Silvio Caiozzi ha vinto il premio come Miglior Film del 33° Festival del Cinema Latino Americano di Trieste.
E non è certo un film come un altro: è la pellicola che
il Cile ha selezionato come candidato al Premio Oscar per il Miglior Film Straniero.

E la vittoria triestina potrebbe persino essere di buon auspicio, anche se il Cile ha vinto il Premio Oscar proprio quest'anno, con "Una donna fantastica" di Sebastián Lelio.

La motivazione della Giuria, formata da Antonella Cancellier, Alex Doll, Gonzalo Justiniano, Helena Lozano e Rocío Luque, sottolinea la poesia, il rigore della sceneggiatura e la fotografia, "che cattura l'emozionante bellezza del Sud del Cile".

Cile e Cuba si sono spartiti i premi dei due concorsi ufficiali del Festival.

Il Miglior Regista è Gerardo Chijona, uno dei più apprezzati cineasti cubani, che a Trieste ha presentato "Los buenos demonios".

"Los buenos demonios".

Il Premio al Miglior Attore è andato alla cilena Javiera Contador, protagonista della commedia brillante "Se busca novio…para mi mujer".

Il Premio Speciale della Giuria del Concorso ufficiale è andato al film colombiano "Amalia, la secretaria" di Andrés Burgos, una commedia divertente che presenta "un ventaglio di personaggi incantevoli".

"Amalia, la secretaria".

La Giuria del Contemporanea Concorso ha premiato il film cubano, tutto al femminile, "¿Por qué lloran mis amigas?" di Magda González Grau.

Fernando Birri.

La Menzione Speciale riconosce il documentario "Storia probabile di un angelo: Fernando Birri" di Domenico Lucchini e Paolo Taggi, uno dei film dedicati a Fernando Birri, Presidente del Festival fino alla sua morte e straordinario cineasta italo-argentino.

Il Premio alla Miglior Produzione, introdotto quest'anno, è andato alla co-produzione argentino-israeliana "Disculpas por la demora" di Daniel Burak e Sergio Shlomo Slutzki, che sottolinea "l'urgenza di promuovere la difesa dei diritti umani universali dai rigurgiti della discriminazione e della persecuzione etnica, ideologica e sociale".

Con "Un traductor", diretto da Sebastián e Rodrigo Barriuso e interpretato da Rodrigo Santoro, che ha ottenuto il Premio del Pubblico e il Premio FICC, assegnato da una giuria selezionata all'interno della Federazione Italiana Circoli del Cinema (FICC), Cuba ha completato il suo successo.

"La Memoria del Cóndor" di Emanuela Tomassetti ha vinto il Premio Malvinas, assegnato da una giuria di studenti dell'Istituto Statale M. Belli di Portogruaro (Venezia) al film che "meglio interpreta i valori del rispetto e dell'osservanza del diritto internazionale, della convivenza civile tra i popoli e della risoluzione pacifica dei conflitti", e il Premio Mundo Latino, conferito dagli studenti del Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico "all'opera cinematografica che meglio tratta una problematica storica o al riscatto della memoria dell’America Latina".

Sabato 17 novembre al Teatro Miela verranno proiettati i film vincitori del 33° Festival del Cinema Latino Americano di Trieste.

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