Prosegue il difficile viaggio della fortuna dei migranti della carovana centroamericana che risalendo il Messico. Destinazione Stati Uniti
Zainetti in spalla, borsoni e bimbi per mano. La prima carovana dei migranti centroamericani diretti negli Usa, e composta da circa 5.000 persone, da sabato è accampata a Guadalajara, nell’ovest del Messico.
La scorsa settimana honduregni, guatemaltechi e salvadoregni avevano lasciato Città del Messico dopo una sosta di otto giorni. Un viaggio della speranza alla ricerca di una vita migliore in territorio nordamericano dove il presidente Donald Trump ha dato ordine di dispiegare nei punti presumibili di arrivo alla frontiera agenti di polizia e militari.
Partiti il 12 ottobre da San Pedro Sula, in Honduras, i migranti sono ormai in viaggio da un mese e sanno di dover percorrere ancora ben 3.000 chilometri prima di giungere a Tijuana, alla frontiera con gli Stati Uniti. Ciascun migrante potrà presentare singolarmente domanda di asilo negli Usa se teme per la propria incolumità o consegnarsi alla polizia di frontiera e sperare di poter ottenere la cittadinanza.
Intanto i bimbi giocano con quel poco che resta loro. Maikol ci racconta che lui gioca con l’Uomo Ragno che guida un autocarro che carica e scarica la sabbia. Chi cerca un po’ di svago sui marciapiedi della strada, chi negli accampamenti di fortuna. Come Tesla. Una bimba che arriva dall’Honduras, fiera della sua bambola che pettina con cura ogni giorno.
Intanto cresce il numero delle persone costrette ad aspettare settimane e settimane alla frontiera e in tanti raccontano di essere stati minacciati dalle autorità. Un’impresa ormai sempre più difficile per le politiche imposte dall’amministrazione Trump.