Per Vladimir Chizov non ci sono evidenze che possano far pensare ad un'azione di Mosca nell'attacco informatico contro l'Agenzia per la proibizione delle armi chimiche
La Russia respinge le accuse di " aggressione" cibernetica nei confronti dell'Occidente, dopo la reazione coordinata per la prima volta sia degli Stati Uniti che dell'Europa. I funzionari olandesi hanno fornito dettagli senza precedenti mentre denunciavano la presunta operazione russa contro l'OPAC a l'Aia. Per Vladimir Chizov - Ambasciatore della Russia presso l'UE- non c'è evidenza di alcuna prova.
"Perché il governo olandese ha aspettato sei mesi? Hanno tirato fuori queste accuse durante la riunione dei ministri della Difesa della NATO. Perché allora non lo hanno fatto durante il vertice della NATO lo scorso luglio? Non hanno prodotto alcuna prova che io sappia, rispetto a quanto affermato in aprile"
Alla domanda se le relazioni tra Russia e Occidente possano raggiungere i livelli minimi a causa di queste nuove rivelazioni, Chicov è schietto.
"Beh, viene da chiedersi se possa essere un livello inferiore a quello attuale. Ma sono un ottimista nato, e credo che prevarrà il buon senso".