Il ministro dell'interno in visita a Tunisi: le autorità locali non accordano il superamento del limite degli 80 rimpatri di tunisini irregolari settimanali.
Il vertice arriva mentre sei pescatori tunisini arrestati a Lampedusa, poi rilasciati, attendono di essere giudicati con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina - soccorrevano un'imbarcazione di migranti in difficoltà, sostengono - e a pochi giorni dal guasto all'aereo che avrebbe dovuto rimpatriare 15 tunisini, subito tornati liberi, episodio che ha fatto infuriare Matteo Salvini.
Questo giovedì il ministro dell'interno si è recato in visita a Tunisi per incontrare il suo omologo e il presidente. "Abbiamo concordato sul contrasto ancora più efficace al traffico di esseri umani quindi delle partenze, del limitare il numero dei morti e dei rimpatri; avere un'immigrazione controllata, limitata e qualificata sarà un valore aggiunto per il nostro Paese"- ha detto Salvini che, comunque, non ha ottenuto ciò che avrebbe voluto cioè l'ok di Tunisi al rimpatrio di più di 80 migranti irregolari a settimana.
Da parte sua invece il presidente tunisino Beji Caid Essebsi ha riportato l'attenzione sulle "sfide che minacciano la stabilità dei Paesi mediterranei e che ostacolano i loro sforzi di sviluppo", sfide, leggi estremismo islamico, che richiedono un coordinamento più stretto e una più stretta cooperazione".