Brexit: impasse a Salisburgo

Brexit: impasse a Salisburgo
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

La premier britannica ora lo difende in prima persona. Replicando all'Europa, che"Nessun accordo è meglio di un cattivo accordo", aspettando la prossima mossa di Bruxelles.

PUBBLICITÀ

Theresa May "umiliata" dai leader dell' Ue. È unanime la stampa britannica nel descrivere in questi termini l'esito per la premier conservatrice del vertice di Salisburgo.

Nonostante avesse già cercato il dialogo sul piano Chequers attraverso i propri ministri,

la premier britannica ora lo difende in prima persona. Replicando all'Europa, che ieri in blocco ha respinto il suo piano, di averci lavorato duramente per due anni e di crederci e che"Nessun accordo è meglio di un cattivo accordo", aspettando la prossima mossa di Bruxelles.

Mantenendosi sul piano della correttezza anche quando si è riferita al futuro dei 3 milioni di cittadini europei residenti nel Regno Unito, a cui sarà consentito di restare, godendo di tutti i diritti, in caso di no deal.

Theresa May ha anche affermato che ll governo britannico ha sempre trattato l'Unione Europea "con nient'altro se non rispetto" e "il Regno Unito si attende lo stesso rispetto da Bruxelles",  lasciando trasparire la sua irritazione per i toni del vertice di ieri. Con il Presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk che, in un post attraverso i social media, parla della premier britannica rimasta a mani vuote.

Oggi è passata all'offensiva rispetto alla conferenza stampa di giovedì. Dal momento che il piano di Chequers si trova in un momento critico, cercando appoggio dalla controparte rappresentata dai leader europei, prima della conferenza dei Conservatori la prossima settimana, dove non vi  è ancora completa approvazione del piano.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Irlanda del Nord: Londra approva l'intesa sulla fine dello stallo politico

Irlanda del Nord: raggiunto un accordo con il governo del Regno Unito, fine al boicottaggio

Il governo britannico è accusato di spaventare gli immigrati per indurli a lasciare il Paese