La scure delle leggi razziali sull'Istruzione

La scure delle leggi razziali sull'Istruzione
Di Diego Giuliani
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1938-2018: 80 anni dopo le scuse di 15 università alla comunità ebraica. Ma gli organizzatori parlano anche di monito ai posteri: "Stiamo perdendo gli anticorpi contro quei virus. Comportamenti che allora ci condussero al baratro stanno tornando a manifestarsi"

"Mio nonno, cacciato dall'Università e dall'Ordine dei medici perché era ebreo"

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Il nonno di Michele Emdin fu uno dei 700 docenti a pagare il semplice fatto di essere ebreo all'entrata in vigore, nel 1938, delle cosiddette "leggi razziali". Docente di medicina legale all'Università di Pisa venne espulso dall'Accademia e dall'Ordine dei medici. Poi incarcerato e destinato al campo di smistamento di Ferramonti, riuscì solo miracolosamente a fuggire e a nascondersi fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. ´`È per ricordare storie come la sua che Michele Emdin, docente di cardiologia alla Scuola Superiore S. Anna di Pisa, è entrato a far parte del comitato scientifico di "San Rossore 1938": progetto che prende il nome dalla residenza da cui Vittorio Emanuele III firmò, il 5 settembre di quell'anno, le tristemente celebri "leggi per la difesa della razza".

La scure delle leggi razziali sull'istruzione

"Non siamo più vaccinati dai germi di allora: costumi e pensieri che ci portarono al baratro stanno tornando a manifestarsi"

Tra le varie misure previste dai "Provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri" c'era anche l'espulsione dalle Università e dalle scuole di ogni ordine e grado. Proprio per ricordare questo aspetto misconosciuto ai più, l'Università di Pisa - dove allora furono sospesi 290 studenti e 20 docenti - ha ospitato una "Cerimonia delle scuse e del ricordo" che, a 80 anni da allora, ha indirizzato alla Comunità ebraica le scuse dei rettori di 15 atenei. Obiettivo dell'iniziativa era però anche quello di perpetrare la memoria di una pagina di storia ben oltre le testimonianze  e la generazione dei suoi diretti protagonisti. 

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