Il fotografo che con i suoi scandali ha contribuito alla cancellazione del Premio Nobel 2018, deve rispondere di due stupri. Ma la lista delle donne che lo accusano è lunga
È cominciato a Stoccolma il processo all'uomo che ha contribuito alla cancellazione dell'edizione 2018 del Premio Nobel della letteratura.
Jean-Claude Arnault, 72 anni, deve rispondere davanti ai giudici di due violenze sessuali, emerse sull'onda delle rivendicazioni del movimento #MeToo. Ma altre 18 donne, hanno raccontato a un quotidiano, sotto il velo dell'anonimato, di aver subito abusi dall'uomo.
In questi mesi i media hanno tratteggiato la figura di un predatore seriale che avrebbe molestato anche la principessa Victoria di Svezia.
Fotografo, marito di Katarina Frostenson che è membro dell'Accademia, era anche al centro di un conflitto d'interessi per i finanziamenti che l'istituzione dava al suo centro culturale.
La segretaria permanente Sara Danius e altri sette giurati si sono autosospesi - perché le dimissioni non sono possibili - in un mea culpa per l'incapacità di tutelare il prestigio del Premio.
Testimoni raccontano che Arnault si vantasse di essere "il 19esimo membro dell'Accadema", di essere di fatto nella stanza dei bottoni, riuscendo a condizionare la scelta dei vincitori.
Al processo di Stoccolma rischia dai due ai sei anni di prigione.