Operalia incorona gli astri nascenti della lirica

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Di Katharina Rabillon
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La 26esima edizione della competizione fondata da Plácido Domingo si è tenuta a Lisbona. Un'esperienza indimenticabile per i 12 finalisti, come l'italo canadese Emily D'Angelo, vincitrice di 4 premi.

Ogni anno il Maestro Plácido Domingo incorona le stelle nascenti dell'opera.

Per la prima volta il leggendario tenore ha portato la sua prestigiosa competizione Operalia a Lisbona. Per questa ventiseiesima edizione al Teatro Nacional de São Carlos sono stati selezionati 12 finalisti su un migliaio di persone che avevano inviato la candidatura.

"La competizione è stata davvero straordinaria - si esalta Domingo -. La situazione era molto speciale quest'anno perché è stata praticamente una gara tra mezzosoprano e tenori".

Il maestro segue lui stesso i finalisti perfezionandone le arie per il grande momento sul palco. Una tappa fondamentale per lui e l'esperienza di una vita per la mezzosoprano ventitreenne italo-canadese Emily D'Angelo, che commenta: "Ha quest'energia magica che in qualche modo ti fa cantare meglio. Tutto il team è fantastico. Essere a contatto con Plácido e con i suoi parenti è come vivere un'esperienza di famiglia in qualche modo. C'è un grande calore umano".

Un'altra finalista, la mezzosoprano franco-svizzera Marina Viotti, conferma: "Ho visto Plácido per la prima volta quand'ero ancora una bambina, e ora poter avere questa relazione di tipo studente-maestro, cantante-cantante, è qualcosa che non mi sarei mai aspettata".

Una settimana ricca di emozioni e di duro lavoro che ha dato i suoi frutti per il ventisettenne bielorusso Pavel Petrov. Il tenore ha portato a casa il primo premio.

E una notte magica per Emily D'Angelo, autrice di un'exploit straordinario: la mezzosoprano ha intascato ben quattro dei cinque premi maggiori. Un'esperienza "travolgente - dice -. Voglio dire, per i premi non ci sono parole, ma l'esperienza in sé è stata davvero positiva, indimenticabile. È stato un momento speciale, una settimana speciale nella mia vita, non c'è dubbio".

Per il trentunenne portoghese Luis Gomes, vincitore di due premi, "Il fatto che tutto il mondo operistico abbia assistito all'evento è molto importante. Ancor più dei premi conta il modo in cui hai cantato stasera, e aver potuto mostrare che cosa sai fare. Spero che questo porti ad altre esperienze straordinarie".

E le probabilità di un seguito per i premiati sono molto alte, ricorda Domingo: "Se prendete i programmi quotidiani di qualunque teatro e contate quanti vincitori di Operalia ci sono, rimarrete stupiti".

I vincitori

1° premio:

Emily D’Angelo, mezzosoprano, Canada/Italia, 23

Pavel Petrov, tenore, Bielorussia, 27

2° premio

Samantha Hankey, mezzosoprano, Usa, 26

Migran Agadzhanyan, tenore, Russia, 26

3° premio

Rihab Chaieb, mezzosoprano, Canada, 31

Arseny Yakovlev, tenore, Russia, 26

Premio Birgit Nilsson 

Emily D’Angelo, mezzosoprano, Canada/Italia, 23

Samantha Hankey, mezzosoprano, Usa, 26

Premio Pepita Embil per la Zarzuela 

Emily D’Angelo, mezzosoprano, Canada/Italia, 23

Premio Don Plácido Domingo Ferrer per la Zarzuela

Pavel Petrov, tenore, Bielorussia, 27

Luis Gomes, tenore, Portogallo, 31

Premio del Pubblico

Emily D’Angelo, mezzosoprano, Canada/Italia, 23

Luis Gomes, tenore, Portogallo, 31

Premio CulturArte

Josy Santos, mezzosoprano, Brasile, 29

Risorse addizionali per questo articolo • Versione italiana e web: Selene Verri

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