Usa: nuove sanzioni contro Ankara

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Di Alberto De Filippis
Usa: nuove sanzioni contro Ankara

Gli Stati Uniti sono pronti ad aumentare le sanzioni contro la Turchia. Obiettivo: che venga liberato il pastore evangelico, Andrew Brunson. È il risultato di una riunione alla Casa Bianca dove il segretario al Tesoro ha spiegato di essere pronto ad agire punendo Ankara. La settimana scorsa il presidente Donald Trump aveva annunciato un raddoppio dei dazi su acciaio e alluminio turchi, a cui il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan ha risposto annunciando dazi su vari articoli fatti in america tra cui alcolici e auto. La Casa Bianca dal canto suo aveva chiarito che quei dazi sui metalli resteranno in vigore anche se il pastore dovesse essere liberato; è tenuto prigioniero da quasi due anni perché accusato di avere partecipato al fallito tentativo di colpo di stato del luglio 2016, accusa respinta da Washington che da sempre ne chiede una liberazione immediata.

Da Ankara però, il governo turco risponde affermando che anche Germania e Francia con Merkel e Macron sosterrebbero la posizione della Turchia e la sua economia. "La stabilità sul bosforo è importante anche in prospettiva europea e globale. Berlino e Parigi", ha continuato, "ritengono che la Casa bianca sbagli a usare questi metodi coercitivi negli scambi commerciali e finanziari".

I mercati però, la pensano diversamente. Già le misure, da alcuni considerate liberticide del presidente Erdogan, non erano piaciute alle borse, questo muro contro muro rischia di danneggiare la lira turca ancora di più. La valuta, da inizio anno, ha perso circa il 40% del suo valore rispetto al biglietto verde.