Con il ponte Morandi crolla in Borsa anche il titolo Atlantia

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Di Stefania De Michele
Con il ponte Morandi crolla in Borsa anche il titolo Atlantia

Sotto le macerie del ponte Morandi finisce anche il titolo Atlantia, la holding che controlla Autostrade per l'Italia.

Il tonfo in Borsa è la prima conseguenza dello scontro tra la società e il governo, all'indomani dell'annuncio della possibile revoca della concessione da parte dell'esecutivo. Dopo essere arrivata a perdere anche il 25%, Atlantia - che non è ruscita a fare prezzo in apertura per eccesso di ribasso - ha contenuto le perdite, sempre consistenti: in due giorni il titolo ha bruciato 4,25 miliardi di capitalizzazione.

In 5 anni - dal 2012 al 2017 - Atlantia dichiara di aver speso un miliardo all'anno per manutenzioni su 3.000 chilometri di strade. Secondo l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico,l'Italia spende più nella manutenzione di vecchie arterie stradali che nella realizzazzione di nuove infrastrutture: in sette anni - dal 2008 al 2015 - gli investimenti per il mantenimento delle reti viarie sono però diminuiti del 58%.

Intanto, il governo italiano ha chiesto a Bruxelles maggiore margine di manovra - anche a scapito dei vincoli di bilancio - per la realizzazione e il potenziamento delle infrastrutture nel Paese.

La Commissione Europea ha rispedito la chiosa al mittente, sostenendo di aver incoraggiato in diverse occasioni la spesa per le infrastruuture. Sempre secondo Bruxelles, in aprile è stato approvato un piano di investimenti da 8,5 miliardi per le autostrade italiane. Dal 2014 al 2020 L'Italia - ha aggiunto la Commissione - è destinataria di circa 2,5 miliardi di fondi europei da investire nella viabilità.