Il caso Brunson accende le tensioni tra USA e Turchia

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Il pastore evangelico americano da due anni è detenuto in Turchia con l'accusa di aver partecipato al fallito colpo di stato. Washington ha imposto sanzioni ai ministri turchi della giustizia e dell'interno. Ankara minaccia misure di ritorsione

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Aumenta la tensione tra Stati Uniti e Turchia. Washington ha imposto sanzioni ai ministri turchi della giustizia e dell'interno per aver consentito la detenzione del pastore evangelico americano Andrew Brunson che da due anni e' detenuto con il sospetto di avere legami con gruppi politici. Ankara ha risposto giovedì minacciando misure di ritorsione nel caso in cui gli Stati Uniti dovessero persistere con la linea dura.

Le sanzioni americane colpiscono infatti beni di entrambi i ministri all'interno della giurisdizione statunitense.

"Il presidente sta seguendo da vicino il caso del pastore Andrew Brunson in Turchia -ha affermato Sarah Huckabee Sanders, l'addetta stampa della Casa bianca-. Non abbiamo prove che abbia fatto qualcosa di sbagliato e riteniamo che sia vittima di un'ingiusta detenzione da parte del governo turco".

Dopo il tentativo di colpo di stato nel luglio 2016, migliaia di persone hanno subito le purghe del governo turco. L'accusa èdi aver partecipato all'organizzazione del complotto, che secondo il presidente Erdogan sarebbe stato ordito dal suo nemico politico, Fetullah Gullen, noto predicatore, politologo e leader del movimento Hizmet.

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